Contenuti diffamanti in rete ledono la tua reputazione?
Bufale online mirano a danneggiare la tua attività?
In un mondo virtualizzato, la nostra immagine sul web è di fondamentale importanza, è infatti il nostro biglietto da visita per la ricerca di un lavoro e nelle relazioni sociali.
Il problema sorge quando connesse al nostro nome si trovano in rete contenuti negativi che ledono la nostra immagine e pregiudicano l’esercizio della professione o le relazioni interpersonali.
In molti casi è possibile intervenire per bilanciare una reputazione negativa, ripristinando una positiva percezione del proprio nome o ragione sociale, attraverso una serie di azioni mirate e condotte con mano esperta. Google e i principali motori di ricerca possono essere portati, in tre mesi, a evidenziare prima l’informazione positiva e solo in seguito quella ostile.
Esistono delle condizioni da verificare prima di iniziare l’intervento, ma in genere è possibile operare in tutti i casi nei quali non si sia di fronte a soverchianti fonti di informazione (non si puo’ modificare la reputazione di Al Capone, o modificare ad arte l’ordine di ranking di Google per un campione sportivo o un uomo politico citati continuamente in migliaia di siti in rete).
- NON è SEO : “search engine optimization”. Non si vuole promuovere in alto il proprio sito, piuttosto “spingere in basso” siti avversi.
- Non è nemmeno ricerca di mercato o “cosa dicono di voi” (web reputation monitoring), è già noto che si ha un posizionamento indesiderato in rete.
Due cautele da usare.
- L’azione legale, che spesso è il primo pensiero che formula chi si sente diffamato, per quanto riguarda la Web è in generale da utilizzare invece solo come ultima risorsa. E’ del tutto inefficace a meno che non si tratti di siti di testate giornalistiche legalmente registrate in Italia: nessun intervento con qualche risultato è mai stato ottenuto aprendo vertenze con Facebook, Google o i “colossi” del Web. E’ comunque una procedura costosa, lunga, e di esito imprevedibile.
- L’intervento “tecnologico” su Google e avverso ai siti diffamanti esistenti deve essere condotto con mano esperta, rispettando le “guidelines per i webmaster” di Google e degli altri motori di ricerca. Se inesperti si rischia di facilmente produrre l’effetto di aumentare la visibilità dei siti “negative”, il che è l’ovvio contrario a quello che si vuole.
2 risposte su “Contrasto diffamazione online”
Ultimamente mio compagno riceve dei mesaggi diffamatori e che mi stanno accusando di cose veramente gravi, tra l’ altro anche minacce. Cosa potrei fare in modo che questa persona non arrivi più ai nostri social?
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Gentile Andreaa, in primo luogo: se ritiene sussistano minacce si rivolga immediatamente alla Polizia Postale. Con le minacce non si scherza, trovi qui gli indirizzi e parli con loro https://www.commissariatodips.it/ troverà personale competente e in grado di capire la eventuale gravità della cosa.
In secondo luogo: protegga la privacy dei suoi social. Vada nei settaggi, limiti la visibilità delle sue informazioni soltanto alle persone delel quali ha fiducia e non assolutamente al pubblico intero. Se lei non è un personaggio pubblico non ha interesse alcuno a che tutto il mondo veda le sue azioni, foto, notizie.
Per il contrasto alla diffamazione, ci chiami e parliamone: ogni caso fa storia a sé, dobbiamo capirne di più prima di esprimere un parere. Il numero di telefono o la mail li trova alla pagina contatti.
Speriamo di essere stati di qualche aiuto. Cordialmente. La squadra di Dimentica.me
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