Sono state pubblicate in Internet tue immagini o video dal contenuto intimo o sessualmente esplicito ?
In inglese “Revenge Porn”, in italiano si traduce “vendetta porno” e va intesa come la condivisione in rete di contenuti sessualmente espliciti raffiguranti solitamente un ex partner, solitamente per ripicca personale.
E’ attualmente forse uno dei più gravi e nocivi pericoli di Internet, che puo’ ledere per tutta la vita la reputazione, in particolare di donne e giovani; può causare irrimediabili problemi professionali e di salute ed in qualche sciagurato caso ha purtroppo contribuito a decisioni fatali da parte delle vittime.
Può essere definita come una violenza in chiave virtuale , che va ad esplicitarsi in una diffusione impropria di materiale fotografico o audiovisivo nella giungla del web.
La sacralità del proprio nido domestico è infranta, senza il consenso dei soggetti interessati, sfociando in una vera e propria molestia sessuale in via digitale, con conseguenze devastanti.
Tale abuso va necessariamente inteso come un reato. Va affrontato e segnalato con estrema tempestività alla Polizia Postale e immediatamente contrastato in quanto tematica estremamente delicata e di crescente rilevanza mediatica.
La denuncia alla Polizia Postale serve a ricercare il colpevole ed assicuralo alla Giustizia.
La denuncia alla Polizia Postale NON serve per rimuovere i video o foto lesive, non è compito della PS questo.
OLTRE alla denuncia alla PolPost è quindi opportuno intervenire quanto prima possibile per far rimuovere le immagini o video lesive.
Il nostro servizio contrasta la diffusione e rimuove i video e le foto sensibili dalla rete, o le oscura dalla pagina di risultati di Google.
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Posticipare l’intervento permette una maggiore diffusione in rete del contenuto incriminato e rende più complicata la risoluzione di tale minaccia, che sovente sfocia in casi di estorsione (“sextortion”) e stalking.
La giurisprudenza europea evidenzia da tempo la necessità di un intervento legislativo “ad hoc” che vada a regolamentare in modo puntuale e inequivocabile ciò che attualmente si manifesta come vuoto normativo. L’epoca digitale in cui ci troviamo amplifica esponenzialmente la visibilità dei dati in rete e l’articolo 595 c.p. appare (per ora) unica garanzia normativa. Il danno in questione va ad essere di ingente portata in quanto la diffusione può essere, potenzialmente, posta in essere verso tutti gli abitanti del pianeta. Possiamo quindi affermare che quando tale contenuto diffuso va a ledere l’onore, la reputazione e il decoro di un soggetto vanno a configurarsi gli estremi del reato di diffamazione.
Nei fatti è però estremamente difficile venirne fuori per via legale. Le immagini o i video, anche se non inserite appositamente, finiscono comunque rapidamente duplicate e condivise molte decine o centinaia di volte, su siti porno registrati in paesi esteri in giurisdizioni lontane e inaffidabili e basati su server tipicamente nell’Est Europa o in Estremo Oriente dei cui contenuti non è possibile rintracciare un responsabile.
E’ possibile invece una azione di rimozione dai risultati dei motori di ricerca, di rilevamento dei responsabili della gestione vera e propria dei server che contengono i video o le foto, e a cui può essere nei modi opportuni richiesta una cancellazione di contenuti o nomi. E’ possibile una azione di limitazione del danno che in alcuni casi riesce ad eliminare anche completamente la macchia sul proprio nome.
Abbiamo, tra non molti in Italia, una esperienza specifica in questo campo.
Se sei vittima di “revenge porn”, chiamaci. Con la massima riservatezza e discrezione verifichiamo cosa e come si puo’ fare.